I bucatini all’amatriciana di Cracco
Ed eccoci alla seconda ricetta del libro “Se vuoi fare il figo usa lo scalogno” di Carlo Cracco, per fortuna per ora siamo ancora ad un livello di difficoltà decisamente affrontabile, ma ho constatato che tra un paio di settimane mi metterò a girare per tutti i mercati del circondario alla disperata ricerca del cerfoglio, che a quanto pare è un ingrediente indispensabile per moltissime preparazioni (bah). Ma concentriamoci su questi bucatini all’amatriciana che Cracco ama nella versione “grigia”, cioè senza il pomodoro. A quanto pare questo piatto è nato così, il pomodoro è stato aggiunto alla ricetta solo successivamente. A parte questi cenni storici la cosa che lascia perplessi è che Cracco ammetta di amare così tanto questi bucatini da desiderarli non come primo piatto, ma dopo una cena in cui si è mangiato in maniera non eccessivamente abbondante, dopo il dessert. Sostiene che gustarli come finale dia una soddisfazione mistica. Quindi mi sono figurata questa scena: il grande chef va a casa della suocera, che sapendo di avere proprio lui come ospite lavora ancora più del solito per evitare di essere guardata come un concorrente di Masterchef. Dopo aver servito il dessert si sente finalmente tranquilla e in pace con se stessa, ma una voce gutturale interrompe il suo relax: “Hai fatto i bucatini vero?!”. E sbam! Cracco si prende una padella in pieno viso dalla suocera esasperata.
Vabbè, deliri a parte vediamo allora la ricetta di questo piatto sicuramente gustoso e saporito. Come sempre ho seguito alla lettera la ricetta, dosi comprese.
240 gr di bucatini
150 gr di guanciale
80 gr di cipolla bianca (o cipollotto)
1-2 spicchi d’aglio
35 gr di olio evo (o di burro)
peperoncino in polvere (o 1 peperoncino intero)
sale
Tagliate il guanciale a fettine sottili.
Fate appassire lentamente la cipolla con un po’ d’olio o di burro, in modo che rimanga bianca.
Aggiungete 1 o 2 spicchi d’aglio in camicia, poi toglieteli ed unite il guanciale.
In alternativa potete far asciugare il guanciale a fuoco basso in una padella antiaderente, poi aggiungete la cipolla che non avrà bisogno di ulteriori grassi per appassire.
Rosolate piano e, se serve, aggiungete un mestolino di acqua di cottura della pasta. La cipolla si deve cucinare bene.
Infine, unite un pizzico di peperoncino, se invece avete il guanciale con già il peperoncino intorno basta quello.
Cuocete la pasta e toglietela 1 o 2 minuti prima della cottura al dente; mantecatela in padella col sugo e servite.
Cosa ci riserverà Cracco per la terza ricetta? Lo scopriremo insieme! 🙂
Non sapevo si dicesse “grigia”, io li conoscevo come Gricia…vabbè come li chiami, li chiami, sono comunque buonissimi!!!
Sì sono d’accordo! 🙂
So piu boni cor sugo ricetta romana original
Ahahahahahah sei un grande
mi stò cimentando anche io con tutte le ricette di Cracco, dopo gli spaghetti al pomodoro debbo preparare questi bucatini, li farò oggi stesso e speriamo bene
Grande fammi sapere come ti vengono così ci confrontiamo
beh lasciatevelo dire da uno che abita nel paese di origine degli spaghetti all’amatriaiciana. 1 non sono bucatini ma spaghetti, e l’amatriciana originale va senza aglio e senza cipolla. Il paese degli spaghetti all’amatriciana si chiama Amatrice in provincia di rieti nel lazio. veniteci a trovare e vi faremo provare la vera amatriciana.
Buono a sapersi, non ero a conoscenza verrò sicuramente a fare un salto per assaggiare gli originali! Grazie mille per l’informazione 🙂
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Finalmente un po’ di chiarezza! Grazie! 🙂